Casa a Montecarlo

Chiesti 8 anni per Gianfranco Fini

e 9 per la compagna Elisabetta Tulliani

Gianfranco Fini: “Continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi”.

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La protesta nella città basca di San Sebastian

Spagna, centinaia di persone sdraiate a terra

per simulare i morti di Gaza

Hanno fatto il giro del mondo le immagini della massiccia manifestazione che ieri si è tenuta a San Sebastian, nei Paesi Baschi, per chiedere lo “stop al genocidio a Gaza“. Centinaia di persone si sono sdraiate per terra per rappresentare la morte di migliaia di palestinesi, in un punto emblematico della città, vicino alle sculture […]

 

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Stipendi troppo bassi: la vergogna dei salari italiani da fame

I salari italiani sono troppo bassi e nettamente inferiori rispetto a Francia e Germania: stipendi da fame per quasi 6 milioni di lavoratori.

 

La vera emergenza è ancora quella dei salari. Se l’economia italiana arranca e i consumi non ripartono, la colpa è anche di stipendi che restano ancora troppo bassi. Secondo lo studio dell’Ufficio economia dell’area politiche per lo sviluppo della Cgil ben 5,7 milioni di lavoratori dipendenti nel nostro Paese guadagnano meno di 11mila euro lordi l’anno. 

L’analisi evidenzia anche le cause dei bassi salari, dalla discontinuità lavorativa all’eccessivo ricorso al part time involontario, passando anche per la precarietà contrattuale. Non solo, perché la fascia del lavoro a bassa retribuzione è ancora più bassa: per altri due milioni di dipendenti i salari medi sono inferiori ai 17mila euro annui. 

 

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Ma mi faccia il piacere: 18-03-2024

L’editoriale di Marco Travaglio

Ma mi faccia il piacere: 18-03-2024

Premier premiata. “Meloni, premio negli Usa (lo stesso di Draghi)” (Corriere della sera, 12.3). Il Cameriere dell’Anno.

Dal nostro inviato sull’amaca. “Assange e Navalny pari non sono… Ogni paragone, anche vago, tra i torti delle democrazie e quelli dell’autocrazia putiniana e semplicemente insensato. E Assange, comunque un unicum, è un sassolino messo sul piatto della bilancia, mentre su quell’altro piatto c’è un macigno” (Michele Serra, Venerdì di Repubblica, 15.3). Vuoi mettere la soddisfazione di farsi perseguitare dalle democrazie.

Il Merlo bianco. “L’Ucraina abbia il coraggio di alzare bandiera bianca e negoziare. Non è una resa, ma il bene del popolo” (papa Francesco, 9.3). “Fatico e trovare Cristo nell’idea che il più debole debba trovare il coraggio della bandiera bianca, il coraggio di arrendersi al più forte”, “Il Papa con molta chiarezza ha detto che l’Ucraina dovrebbe avere il coraggio di sventolare la bandiera bianca della resa” (Francesco Merlo, Repubblica, 12 e 14.3). Quindi, oltre a non saper scrivere, Merlo non sa neppure leggere.

L’ultima profezia. “Parla Piero Fassino: ‘Il Pd deve parlare a tutti, moderati e riformisti (e stare con Israele)” (Riformista, 13.3). Altre cazzate?

Rimbambiden. “Biden e l’Armageddon quella sera da Murdoch: ‘Putin è a un passo dal nucleare contro Kiev’” (Repubblica, 11.3). Ma era solo la moglie che lo avvisava di aver buttato la pasta.

Transennate i seggi/1. “Caccia ai voti degli ex Dc: Renzi corteggia Follini” (Messaggero, 15.3). Gnamm!

Transennate i seggi/2. “Renzi contro Ursula: ‘Serve una leader non una follower’” (Stampa, 11.3). “‘Von der Leyen non va rieletta’. Poi Renzi attacca Forza Italia” (Corriere della sera, 11.3). Anche le zanzare hanno la tosse.

Transennate i seggi/3. “Renew Italia: Pizzarotti sfida Magi. D’Amato: ‘Nessun veto’” (Riformista, 16.3). Ma chi sono? Di che parlano? O è una sciarada?

Consecutio temporum. “La vicenda Consip ha indebolito il mio governo prima della botta del referendum e per delle accuse false ho perso 10 punti percentuali di consenso” (Matteo Renzi, Giornale, 13.3). Peccato che la vicenda Consip l’abbia rivelata il Fatto il 21 dicembre 2016 e il suo governo sia caduto la sera del referendum del 4 dicembre 2016. Com’era quella del lupo e dell’agnello?

Chi si scusa con chi. “Babbo devi dire tutta la verità ai magistrati”, “Non puoi dire che non conosci Mazzei perché lo conosco anche io”, “Devi ricordarti tutti gli incontri e i luoghi, non è più la questione della Madonnina e del giro di merda di Firenze per Medjugorje”, “È vero che hai fatto una cena con Romeo?”, “Non ti credo e devi immaginarti cosa può pensare il magistrato. Non è credibile che non ricordi di avere incontrato uno come Romeo, noto a tutti e legato a Rutelli e Bocchino” (Matteo Renzi al telefono col padre Tiziano sullo scandalo Consip, 2.3.2017). “Processo Consip, assolti Tiziano Renzi e Lotti. L’ex premier: ora le scuse” (Messaggero, 12.3.2023). Le sue a suo padre, si spera.

L’insaputo. “La casa al Colosseo? Il processo durò due anni e si concluse dandomi ragione definitivamente. Ma ormai ero condannato dal processo mediatico” (Claudio Scajola, sindaco di Imperia, Giornale, 15.3). No, si salvò dal finanziamento illecito in appello grazie alla prescrizione. Dopo la casa a sua insaputa, la sentenza a sua insaputa.

The Genius. “Parsi: ‘A Meloni conviene tifare Biden’” (Foglio, 16.3). Potrebbe pure organizzare dei riti woodoo.

Giornalismo fantasy. “Il campo largo fa scoppiare la coppia Casalino-Travaglio. La telefonata fra i due… ne discutono polemicamente anche al telefono” (Giornale, 16.3). “Il Giornale: ‘Travaglio e Casalino litigano sull’alleanza del M5s con il Pd’” (Open, 16.3). La telefonata è vera almeno quanto quelle fatte dal Giornale e da Open ai due interessati per verificare la notizia falsa.

Il titolo della settimana/1. “Più che pene alternative servono alternative alla pena” (Unità, 16.3). Tipo non commettere reati.

Il titolo della settimana/2. “Se diamo meno armi agli ucraini, i russi colpiscono più forte” (Foglio, 16.3). Più forte di quando gliene davamo di più?

Il titolo della settimana/3. “Spiavano anche il Cav per sbarrargli il Colle” (Giornale, 12.3). Ma lì bastava spiare le sentenze di Cassazione.

Il titolo della settimana/4. “Mistero Medvedev: i post più aggressivi dell’ex presidente russo coincidono con l’arrivo di vino dall’Italia. Un’inchiesta del giornale indipendente The Insider ha tracciato l’ingresso nel Paese dei carichi provenienti da un’azienda toscana di proprietà di un amico dell’ex presidente russo” (Repubblica, 16.3). Oh no, e adesso come facciamo?

Il titolo della settimana/5. “Vivono in auto con due bimbi piccoli, Antonella Viola compra loro una casa: ‘Ho voluto farlo in silenzio’” (Messaggero, 12.3). Ma niente, non si sa come la notizia è uscita lo stesso in simultanea su tutti i siti e i giornali. Vedi alle volte la sfiga.

 

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