La campagna di rutto – Il Fatto Quotidiano

L’altra sera, masochisti come siamo, non contenti di vedere i re fannulloni d’Europa riuniti nella reggia di Versailles che se la ridevano beoti con la guerra in casa e l’aria da “E che so’ Pasquale, io?”, ci siamo sciroppati un pezzetto del talk show del conduttore democratico e pensoso che ospitava eroicamente la filosofa pacifista e il prof zittito dalla Luiss per renitenza alla leva atlantista. I due reprobi avevano di fronte un plotoncino d’esecuzione di benpensanti: il giornalista pacioso e pacato che ora fa i podcast, il giornalista-storico-bonzo che fa il cerchiobottista quando le guerre le scatenano i nostri e il partigiano della resistenza quando le scatenano gli altri; e la donna-stratega di scuola Eni con le vene del collo gonfie di petrolio. Lo schema era quello già collaudato su Covid, vaccini e Green pass: il tirassegno dei buoni (gli amici ieri della Scienza e ora dell’Occidente) sui cattivi (i nemici ieri della Scienza e ora dell’Occidente) che sì, povere bestie, devono parlare anche loro sennò il Wwf protesta, ma a patto che facciano la figura degli scemi del villaggio. Purtroppo qualcosa si è inceppato e i due cattivi han fatto fare ai tre buoni la figura degli scemi di guerra. È stato quando il prof, che si sperava difendesse Putin e le sue stragi di innocenti, ha ribadito l’ovvietà che la Russia ha aggredito l’Ucraina e ha proditoriamente aggiunto: “Noi siamo pagati per ragionare, analizzare e descrivere fenomeni complessi come la guerra”.


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Alla parola “complessi”, panico in studio: i tre buoni hanno continuato a emettere concetti basici, frasette primitive, pensierini da prima elementare, slogan da stadio e bar sport: abbasso Putin, brutto, cattivo, stronzo, Hitler, merda. Come Andy Luotto, che a L’altra domenica faceva il cugino americano di Arbore e riusciva a dire solo “buono-no buono”. Il pensiero più complesso che il trust di cervelli riusciva ad articolare è che non si tratta con Putin perché ha fatto la guerra. Senza peraltro spiegare con chi si dovrebbe trattare: con mia zia? I tre atlantisti, dunque filoisraeliani, dovrebbero almeno sapere che Begin, Shamir e Sharon, non proprio delle mammolette, i negoziati di pace li fecero coi peggiori nemici. Rabin, ex generale, Nobel per la Pace con Arafat, diceva che “la pace si fa coi nemici, non con gli amici”: concetto ai tempi piuttosto ovvio, ma rivoluzionario nell’attuale regressione all’infanzia (mamma-cacca), anzi all’età della pietra del dibattito pubblico, che conosce solo la diplomazia della clava (io buono-tu cattivo) e il linguaggio cavernicolo da graffito preistorico (pumpum-ratatatatà), con frasette brevi e vuote perfette per Twitter e le pareti dei cessi pubblici. Di questo passo i talk show dureranno sempre meno: sigla, pumpum, rutto, sigla.

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Di Battista: «Con la pubblica opinione concentrata prima sulla pandemia e poi sulla guerra, la casta ha fatto queste porcate»


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«Negli ultimi due mesi, con la pubblica opinione concentrata prima sulla pandemia e poi sulla guerra, in Parlamento la casta si è occupata a salvare politici da processi, arresti o da intercettazioni o colloqui potenzialmente compromettenti. Ne hanno giovato (seppur in modo diverso) Luigi Cesaro detto “Giggino a’ Purpetta”, Cosimo Ferri, Carlo Giovanardi, Matteo Renzi […]

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Ucraina, Travaglio ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Invece di stare a Versailles, perché i signori dell’Ue non vanno a negoziare?” – Il Fatto Quotidiano


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“Invece di stare a Versailles, perché i signori dell’Unione europea non si precipitano in Ucraina per negoziare? Qui si vede l’assenza totale di un mediatore affidabile“. Così Marco Travaglio nel suo intervento ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove, ha commentato i risultati della riunione dei vertici dei capi di Stato e di […]

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M5s, quasi 39mila iscritti (su 120mila) hanno approvato nuovamente lo statuto “sospeso”: i sì sono oltre il 90% – Il Fatto Quotidiano


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Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno nuovamente approvato lo statuto dopo che in una prima votazione giovedì avevano votato 34.040 iscritti. Non era stato raggiunto il quorum. Venerdì la consultazione ha visto la partecipazione di 38.735 persone (su 120mila iscritti) con una nettissima maggioranza di Sì (35.176, pari al 90.81 %) mentre i no […]

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