Di Battista: “Draghi stufo di fare il premier, se ne vuole andare. Se arriva una chiamata della Casa Bianca, potrebbe cambiare idea” – Il Fatto Quotidiano

“È evidente che Draghi si stufo di fare il presidente del Consiglio. In realtà non l’ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto presidente della Repubblica. Ora se ne vuole andare. Non so cosa farà, ma potrebbe cambiare idea soltanto con una chiamata da parte della Casa Bianca o dall’amministrare delegato di BlackRock”. A […]

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M5s, due giorni di assemblea congiunta: i “governisti” provano a contarsi, ma la linea Conte prevale. D’Incà: “Tregua con Draghi” – Il Fatto Quotidiano

Prima un discorso in diretta Facebook, trasmesso intorno alle 21 di sabato 16 luglio, con le condizioni per restare nel governo Draghi. Poi una assemblea congiunta, durata ormai quasi due giorni, per riuscire ad ascoltare tutte le posizioni dei parlamentari e cercare di tenere compatto il gruppo. Nel weekend che precede quella che si prospetta […]

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Crisi di governo, Conte: “Ricatto? Lo abbiamo subito noi, Draghi si assuma le sue responsabilità” – Il Fatto Quotidiano

“Qualcuno ha parlato di ricatto, noi il ricatto lo abbiamo subito“. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel video pubblicato poco prima dell’assemblea congiunta coi parlamentari del M5s, parlando della crisi di governo. “Prendiamo atto della decisione del premier Mario Draghi di rassegnare le sue dimissioni, però il presidente si […]

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Le Brigate Conte – Il Fatto Quotidiano

Ci avete convinti, ci arrendiamo. La crisi di governo non l’ha causata Draghi, dimettendosi subito dopo la fiducia della maggioranza assoluta di Camera e Senato; bensì i 5Stelle, che non l’hanno sfiduciato, ma si sono astenuti su un decreto-porcata, come avevano già fatto i loro ministri in Cdm senza che il premier facesse una piega (e come in precedenza avevano già fatto Lega e Iv senza che il premier facesse un plissé). È tutta colpa di Conte, che pareva tanto una brava persona (con quella pochette, poi) e invece, all’improvviso, s’è radicalizzato nella moschea di Volturara Appula e fa il kamikaze aggirandosi nel palazzo col cinturone imbottito di tritolo, pronto a farsi esplodere alla prima occasione. Nell’attesa, “ostaggio degli estremisti” (Rep) e dei “falchi” (Stampa), il “CamaleConte antisistema” (Stampa) recluta “un’Armata Brancaleone” (Corriere). Infatti ha presentato a Draghi nove richieste che vanno ben oltre l’eversione: tipo il cashback (che digitalizza l’Italia e combatte l’evasione, tipico dell’Isis), il salario minimo (che esiste in tutta l’Ue, ma è un’idea di Putin), il superbonus (che per Nomisma ha prodotto un valore economico di 124,8 miliardi pari al 7% di Pil, creato 634mila nuovi occupati, ridotto le bollette e abbattuto di 979mila tonnellate le emissioni di Co2, come già chiedeva la buonanima di bin Laden) e altri deliri bombaroli.

Non a caso il Pd vuole espellerlo dal Campo Largo, Letta sogna di governare solo con “un pezzo del M5S” (il pezzo senza Conte), destre e centrini lo insultano, giornaloni e talk lo sbeffeggiano, Giggino ‘a Pultrona dice che “fa il gioco di Putin” e “mette a rischio la sicurezza nazionale”, il capogruppo 5S Davide Crippa – detto Antonio La Crippa per l’elevatezza degli ideali – organizza la resistenza clandestina. Il mondo è nel terrore, infatti Draghi è molto più popolare a Washington e a Bruxelles che in Italia, dove da sette mesi tenta la fuga per scansare i forconi. O gli attentati delle Brigate Conte. O entrambe le cose. Ma anche qui si moltiplicano tridui, novene e macumbe per “salvare SuperMario” dal terrorista ceceno-foggiano, “appelli di sindaci, medici, camionisti e imprenditori” (Corriere), “del Partito del Pil, da Confindustria all’Ance, da Federacciai alle piccole imprese e poi agricoltori, aziende, manager, assicuratori, architetti, economisti” (Foglio), per non parlare di “fuochisti, macchinisti, ferrovieri, frenatori, scambisti, lampisti, facchini, uomini di fatica, collaterali, affini” (Totò). Resta da capire un piccolo dettaglio: se i 5Stelle sono da sempre “nel caos”, “incompetenti” e ovviamente “morti”, perché gli altri, che finalmente hanno i numeri per buttarli fuori, non fanno un governo senza di loro e ci salvano da quella terrificante peste bubbonica?

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