Meloni contestata al congresso della Cgil: sale sul palco e alcuni delegati lasciano la plenaria cantando “Bella ciao” con il pugno alzato – Il Fatto Quotidiano

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo sul palco del XIX Congresso nazionale della Cgil a Rimini è stata contestata da alcuni partecipanti al congresso. Prima di entrare al palacongressi la premier ha ricevuto dei fischi. Una volta salita sul palco, inoltre, alcuni delegati hanno lasciato l’aula della plenaria con il pugno alzato […]

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Legalizzata l’evasione fiscale. Ecco la riforma delle destre | LA NOTIZIA

Il governo Meloni nella delega con cui si propone di rivoluzionare il fisco riesce a infilare quello che in Manovra non era riuscito a far passare.

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Il miracolo di Santa Elly – Il Fatto Quotidiano

Noi qui a domandarci se non sia un filino esagerato questo culto della personalità per Santa Elly, e lei che ti fa? Il primo miracolo. Le è bastato copiare il salario minimo proposto dai 5Stelle nel 2013, riproposto con due pdl da Nunzia Catalfo nel ’18 e nel ’21 e sempre respinto dall’ammucchiata Pd-Lega-FdI-FI-Iv-imprese-sindacati-giornaloni, per trasformarlo da ciofeca a figata. Le migliori firme del bigoncio si illuminano d’immenso: che ideona, come non averci pensato prima, ci voleva una donna del Pd! Era già accaduto con la blocca-prescrizione, ma a tempi invertiti. La annunciò Renzi nel 2014 e tutti si arraparono come ricci. Poi purtroppo la realizzò Bonafede nel 2018 e i giornaloni che prima la invocavano la sputacchiarono: “Giustizialismo”, “barbarie”, “Inquisizione” (Stefano Cappellini, Repubblica), roba da “oranghi”, “bifolchi del diritto”, “codice Hammurabi”, “Stato tiranno” (Mattia Feltri, Stampa). Se ne deduce che una buona legge è buona a due sole condizioni: che la proponga il Pd e che non venga approvata.

Il salario minimo legale a 9 euro ha compiuto il percorso inverso: meraviglioso a partire dall’altroieri, quando Elly ha chiesto alla Meloni perché non l’ha varato nei dieci anni di opposizione mentre il Pd governava quasi sempre; orrendo dal 2013 a mercoledì, quando lo voleva solo il M5S. Stampa: “Salario minimo, stangata da 15 miliardi. Allarme Confesercenti: costi esorbitanti” (4.6.’19); “Stirpe: ‘Non è il momento di aumentare i salari contro l’inflazione’” (19.2.’22). Corriere: “Salario minimo, Di Maio accelera. Ma Istat e imprese lo bocciano. Alle aziende costerà 4,3 miliardi. L’Ocse: troppi 9 euro” (18.6.’19); “Confapi: ‘Salario minimo? Così apriamo al Far West’” (23.7.’19). “Politiche del lavoro: l’illusione del salario minimo. Non è affidando allo Stato il compito di fissare le retribuzioni che si costruisce una società né si garantisce che quelle leggi saranno veramente applicate” (28.9.’21). Intanto lo raccomandava pure l’Ue e la Germania lo portava a 12 euro. Ma qui restava una porcata pure per Repubblica, celebre giornale di sinistra (già noto per la campagna contro il Rdc): “Salario minimo, il piano M5S per sfidare i sindacati. Il movimento punta a sventolare la nuova bandiera delle basse retribuzioni in vista del voto europeo. Il rischio che si torni alle gabbie salariali” (25.3.’19); “Salario minimo: fino a 6 miliardi i costi per le imprese. La proposta ‘bandiera’ del M5S. Imprese, sindacati e Lega contro il rischio di nuove gabbie salariali” (25.6.’19); “Salario minimo tagliando il cuneo: ma costa 6 miliardi” (24.7. ’19). Ora sono tutti bagnati per la perfetta congiunzione astrale: lo propone il Pd e non c’è alcun pericolo che venga approvato.

Sorgente: Il miracolo di Santa Elly – Il Fatto Quotidiano

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