L’editoriale di Marco Travaglio
Ma mi faccia il piacere
Vincere e vinciamo! “Orgoglio, altro che stanchezza. Due anni dopo l’invasione ucraina, è ora di spiegare perché l’Occidente sta vincendo la guerra contro Putin” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 24.2). Prima però bisogna fumare roba buona.
Jet Salman. “Per chi viaggia il jet lag è fastidioso: sei su un altro fuso orario” (Matteo Renzi, leader Iv, Riformista, 24.2). Quello saudita.
Ferrarensky. “Quelle munizioni che ci servono per difendere la libertà” (Giuliano Ferrara, Foglio, 19.2). Non bastava l’Ucraina: ora ci tocca armare pure Ferrara.
Rimbambiden. “Navalny, la gaffe di Biden. Chiama la moglie Yolanda invece di Yulia” (Sole 24 ore, 23.2). “Gli insulti di Biden allo zar: ‘Putin è un pazzo figlio di puttana’” (Messaggero, 23.2). Chissà con chi ce l’aveva.
Fine pena mai. “Il patto Meloni-Zelensky: Italia con Kiev per 10 anni” (Messaggero, 19.2). E senza sconti di pena.
Mare nostrum. “L’Italia va a riprendersi il Mar Rosso” (Libero, 20.2). Perché, era nostro?
Ha stato Borrelli. “Formica ha ragione: Borrelli voleva il Colle” (Tiziana Maiolo, Dubbio, 20.2). Gliel’ha detto il divino Otelma.
Ha stata Meloni. “Quattro anni fa l’inizio della pandemia. Così Giorgia ha vinto la battaglia del Covid” (Libero, 20.2). Con la sola forza del pensiero.
Ha stato Conte. “Gli errori e gli orrori di due anni di guerra. Una serie di cantonate all’origine dello sbandamento geopolitico dell’era Conte” (Mario Sechi, Libero, 24.2). Ah, ecco chi ha invaso l’Ucraina.
Filo. “Ghali, il ringraziamento del rapper all’associazione filo palestinese” (Corriere della sera, 20.2). E quindi?
Incassese. “Nomine e logica politica. Chi è al governo deve saper scegliere le persone giuste” (Sabino Cassese, Corriere della sera, 20.2). Qualche altro allievo da piazzare?
La mosca cocchiera. “Lettera aperta a Emmanuel Macron, Valérie Hayer e Matteo Renzi” (Ivan Scalfarotto, senatore Iv, Riformista, 19.2). Macron e Hayer: “Scalfarotto chi?”.
Praterie. “Tajani apre la nuova fase: ‘C’è grande spazio per noi’” (Giornale, 24.2). Ai giardinetti o nel mausoleo?
Povera stella.“Questa mattina noi ci siamo svegliati presto, alle sei, una levataccia, per leggere le mozioni che i colleghi hanno depositato ieri alle 20. Sì, mi sono alzata presto per venire qui alle 8” (Elisabetta Piccolotti, deputata Avs, alla Camera, 22.2). Come se i parlamentari fossero pagati per lavorare.
I soliti Casini. “In Russia tornano i lager” (Pierferdinando Casini, senatore Centristi per l’Europa, Messaggero, 17.2). Ma non erano i gulag?
Carriere. “Tajani: ‘Separeremo le carriere’” (Dubbio, 17.2). La sua da quelle della famiglia Berlusconi, si spera.
Fisco per fiasco. “Fisco, il governo taglia le sanzioni. Leo: nessuno sconto ai furbi” (Corriere della sera, 22.2). Solo ai ladri.
Grasso che cola. “Ghali sostenga la cantante israeliana” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 25.2). Se no?
L’Uomo Agenda. “La sveglia di Draghi all’Europa: ‘Servono investimenti enormi’” (Corriere della sera, 254.2). “Draghi ridisegna l’Ue: ‘Per Green e digitale 500 miliardi l’anno’” (Repubblica, 25.2). Ce li mette lui, ovviamente.
Troppo Chiara. “Non è chiaro, a chi scrive, che effetto possa suscitare un breve romanzo come Rachilde nelle generazioni nate fluide e alle quali è stato raccontato che tutti siamo uguali e tutti abbiamo diritto a tutto. Non è chiaro, a chi scrive, quale provocazione rappresenti (oppure no) un romanzo in cui il privilegio economico deforma e informa di sé tutto nel nostro presente dove il privilegio economico deforma e informa di sé tutto ma non viene nominato se non per rivendicazione” (Chiara Valerio, Robinson-Repubblica, 24.2). Si figuri quanto è chiaro a noi.
Il titolo della settimana1/. “Draghi, nastri e ballerine: sfila il Capodanno cinese” (Messaggero, 19.2). C’era pure l’Agenda?
Il titolo della settimana/2. “Assange non è il nostro Navalny e gli errori dell’Occidente non sono gli orrori delle dittature” (Sechi, Libero, 21.2). “Navalny e Assange, storie agli antipodi” (Ferrara, Foglio, 21.2). “Il paragone impossibile fra Navalny e Assange” (Domani, 21.2). Vuoi mettere la soddisfazione di essere perseguitato dai buoni.
Il titolo della settimana/3. “Il maresciallo Tito (e altri). La caccia dei partiti alle onorificenze scomode. FdI: va tolta al maresciallo comunista. Il Pd: e il Duce?” (Corriere della sera, 22.2). Per Annibale ancora niente.
Il titolo della settimana/4. “Il primo congresso di Forza Italia senza Berlusconi. Presente il fratello Paolo” (Giornale, 24.2). Si fa quel che si può.
Il titolo della settimana/5. “Perché non è eccessivo ciò che sta facendo Israele” (Fausto Carioti, Libero, 22.2). Anzi, 30 mila palestinesi ammazzati in quattro mesi sono pochi.
Il titolo della settimana/6. “Dobbiamo restituire il futuro ai giovani” (Walter Veltroni, Corriere della sera, 22.2). È la volta buona che va in Africa.
Sorgente ↣ : Ma mi faccia il piacere – Il Fatto Quotidiano
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