Labirintite da complotto

L’editoriale di Marco Travaglio

Labirintite da complotto

Alessandro Ballusti non dava tante soddisfazioni da quando finì ai domiciliari in casa Santanchè per una delle sue leggendarie bufale e poi, siccome nessuno capiva (all’epoca) cos’avesse fatto di male la Santanchè per espiare una simile condanna per conto terzi, tentò la fuga sul pianerottolo e si beccò un processo per evasione in aggiunta a quello per diffamazione. Allora tentò il martirio: rifiutò di chiedere i servizi sociali per finire in galera e dimostrare che siamo il Paese del giustizialismo, ma non ci riuscì neppure impegnandosi allo spasimo e dimostrò che siamo il Paese di Pulcinella. Ora, dopo avere svelato una miriade di complotti contro B. (tutti falsi, tanto pagava B.), ne sfodera uno fresco fresco per indagare Arianna Meloni per colpire Giorgia Meloni per rovesciare il governo per favorire Renzi che al mercato Bin Salman comprò. Da quattro giorni farfuglia frasi prive di senso compiuto per dimostrare che è tutto vero in base a “riscontri” e “fonti autorevoli” su “indagini su Arianna” per traffico di influenze, anche se lui dice “di influenza” perché confonde il Codice penale col bugiardino dello Zerinol (a meno che Arianna, nel tempo libero, non spacci virus a borsanera).

Il guaio è che i complotti sono cose troppo serie per essere affidate a tipi come lui. A fine anno Crosetto lo bruciò sul tempo e denunciò un complotto autunno-inverno di fake news contro il governo. Sallusti, pensando di fare cosa gradita, sparò in prima pagina sul Giornale una fake news: “Inchiesta su Crosetto”. Crosetto, che evidentemente non ci teneva a passare per indagato, gli fece causa e la vinse: non Sallusti, ci mancherebbe, ma gli Angelucci l’hanno risarcito con 35 mila euro. Ora Sallusti spara un’altra fake news per lanciare il complotto primavera-estate a base di fake news contro il governo di cui fa parte anche Crosetto, a sua volta vittima della fake news di Sallusti sul precedente complotto di fake news evocato da Crosetto con una fake news. Il complotto al cubo ha gettato il povero Sallusti nella più cupa labirintite, tant’è che non sa più come uscirne. L’articolo 656 del Codice penale prevede tre mesi di arresto per chi “pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico”. Ma, trattandosi di Sallusti, nessuno si è turbato tranne lui. L’altra sera in tv Peter Gomez gli ha chiesto quale Procura indagherebbe su Arianna per le nomine, ammesso e non concesso che farle, per una dirigente di partito, sia un reato. Lui prima ha vacillato, poi ha bofonchiato che forse non è una Procura, ma “un’agenzia”. Di stampa? Di viaggi? Probabilmente un’agenzia immobiliare. Si esclude però l’Immobildream di Roberto Carlino: quella non vende sogni, ma solide realtà.

 

Sorgente ↣ : Labirintite da complotto – Il Fatto Quotidiano

 

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