tutti le risposte ai dubbi su menu, organizzazione e bomboniere

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Un matrimonio è un evento unico e indimenticabile e il cibo gioca un ruolo fondamentale: ma le opzioni fra cui scegliere sono davvero tantissime. Se non sai bene come organizzare il tuo matrimonio, segui i nostri consigli e potrai organizzare un banchetto che lascerà un ricordo indelebile nei tuoi ospiti. Il galateo del matrimonio, soprattutto per quanto riguarda il cibo, può sembrare un argomento complesso, ma con qualche consiglio puoi organizzare un banchetto perfetto e impeccabile. Ecco una piccola guida al galateo del matrimonio che scioglierà i tuoi dubbi su menu, accoglienza, disposizione, tempi, bomboniere e regalini vari.

1. L’accoglienza degli ospiti

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L’accoglienza degli ospiti è un aspetto fondamentale di un matrimonio ben organizzato. Il benvenuto deve essere caloroso e formale al punto giusto, anche rispetto all’atmosfera del matrimonio: assegna un ruolo a qualcuno di affidabile che accolga gli ospiti all’ingresso, li orienti e li guidi verso il loro tavolo. Welcome drink: offri un drink di benvenuto, magari un cocktail analcolico o delle bollicine, per rinfrescare gli ospiti e creare un’atmosfera festosa. Assicurati che ci siano delle indicazioni chiare per raggiungere i servizi igienici, il tavolo del buffet e la pista da ballo.

Facciamo un passo indietro: a volte, soprattutto nel Sud Italia si usa accogliere gli ospiti più vicini agli sposi a casa, prima della cerimonia: anche in questo caso è bene predisporre un piccolo aperitivo, preferibilmente non alcolico per evitare che si arrivi brilli alla cerimonia. Si può optare per dei cocktail analcolici o anche delle acque aromatiche.

Un’altra opzione è quella di predisporre un piccolo tavolo o dei tavolini all’esterno della cerimonia con acqua e bevande rinfrescanti, soprattutto d’estate, e magari con dei ventagli: il tovagliato, per quanto possibile, deve essere in armonia con lo stile della mise en place della cena o del pranzo.

2. I tempi

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I tempi di un matrimonio devono essere ben scanditi: se il matrimonio si allunga troppo diventa una tortura, soprattutto se organizzato nei mesi più caldi. Non ci sono regole universali perché dipende molto dal tipo di matrimonio che hai organizzato, ma ecco qualche consiglio generale.

  • L’aperitivo può durare dai 30 minuti a 1 ora, massimo 1 ora e mezza, a seconda del numero degli ospiti e delle attività previste.
  • Il servizio al tavolo può durare circa un’ora e mezza, due ore massimo, evitando di allungare troppo i tempi. La cosa migliore sarebbe avere fra le portate un intervallo massimo di 30 minuti.
  • Stabilisci quali sono le parti più importanti del tuo matrimonio e dedica loro più tempo: per esempio, puoi precedere del tempo per i discorsi degli sposi, dei testimoni e dei parenti più stretti, oppure per il ballo degli sposi.
  • La torta è un momento molto atteso: il taglio deve essere fatto in un luogo a parte. Gli ospiti non dovrebbero andare mai via prima del taglio della torta e della distribuzione delle bomboniere: anche questo momento, però, non deve essere troppo lungo, 30 minuti basteranno se è previsto anche un ballo.

3. Il menu

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Quanti piatti proporre? Optare per un menu placé, ovvero con tavoli organizzati e posti assegnati, per un buffet in piedi, o per una formula a metà? Quando si tratta di menu del matrimonio le opzioni sono talmente tante che a volte si rischia di sceglierne troppe: il nostro consiglio è quello di partire con un’idea precisa, che si accordi al resto del mood scelto per il resto della cerimonia. Se hai optato per un’atmosfera particolarmente elegante il menu deve accordarsi, così come se l’ambiente è rustico o country chic ci si può sbilanciare con portate meno “importanti” e inserire per esempio dei fritti da mangiare a mano, o delle opzioni divertenti come quella del gelato su cono.

In generale, solitamente si accoglie gli ospiti con un aperitivo leggero, organizzato in una parte diversa rispetto alle cena/pranzo, seguito da un menù di matrimonio che dovrebbe prevedere almeno tre portate, come antipasto, primo, secondo, ma anche due primi e un secondo. Sempre più spesso l’antipasto è organizzato a buffet, con le “isole” ovvero dei tavoli tematici: gli ospiti si recano autonomamente al tavolo prendendo quello che più gli piace. Nel caso in cui si lasci molto spazio al buffet è bene calcolare in maniera meno abbondante le portate successive, per evitare sprechi: solitamente gli ospiti variano molto con gli antipasti. Qualche consiglio:

  • Opta per prodotti di stagione, non solo per un impatto ambientale minore, ma anche per un sapore più intenso e autentico: privilegia le ricette del territorio per quanto possibile, così che il pranzo risulti armonico rispetto al contesto.
  • Offri un menù vario, che soddisfi i gusti di tutti gli invitati, ma senza esagerare: è necessario includere almeno opzioni per vegetariani, vegani e celiaci, spesso però si include anche l’opzione “solo carne/solo pesce”. Informati sulle eventuali allergie o intolleranze degli invitati e prepara delle alternative.
  • È naturale che i tuoi ospiti si aspettino qualche pietanza più elaborata, ma senza esagerare, per evitare di creare confusione: anche in questo caso, dipende dallo stile del matrimonio. Evita però di prevedere troppe opzioni, soprattutto se hai scelto il buffet.
  • Bilancia bene piatti caldi e freddi, carne, pesce e verdure: naturalmente qui è il consiglio dello chef che conta. Se ti sei affidato a una struttura professionale, la cosa migliore è chiedere a chi gestisce la cucina, che saprà consigliarti le opzioni migliori per il tuo matrimonio.
  • Per quanto riguarda il beverage, prevedi diverse opzioni, tenendo a mente che non tutti bevono alcol: se prevedi l’aperitivo di benvenuto scegli anche uno o due drink analcolici. La linea dei vini è importante e deve essere di qualità, meglio ancora se del territorio: si posson0 prevedere delle bollicine per aperitivi e antipasti e poi vino bianco e/o rosso a seconda delle portate scelte. Se la struttura dispone di un sommelier non lesinare nelle domande e fatti consigliare.
  • Se ne hai la possibilità, organizza una prova del menù con alcuni invitati per raccogliere feedback.

Quanto deve durare il pranzo o la cena? Calcola massimo 40 minuti a portata, meglio se 30: se il tempo fra un piatto e l’altro si allunga gli ospiti si annoieranno e non gusteranno appieno la proposta gastronomica.

4. La mise en place

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Anche in questo caso l’estetica della mise en place deve accordarsi con lo stile scelto per l’intera cerimonia. I tavoli devono essere apparecchiati in modo ordinato e funzionale: bicchieri, posate e tovaglioli devono essere disposti correttamente: scegli centrotavola che si armonizzino con lo stile del matrimonio e che non ostacolino la conversazione tra gli ospiti. Non esagerare con le decorazioni per evitare di creare confusioni: scegli delle linee piane ed eleganti, ed eventualmente un solo simbolo o disegno che venga riprodotto su tutti i segnaposti.

Puoi decidere di mettere a disposizione degli ospiti un tableau, da posizionare all’entrata della sala o del giardino in cui si terrà il pasto, in modo che ognuno trovi il suo posto. Altrimenti, qualcuno del personale dovrebbe avere questo come compito ufficiale, così da accompagnarli ai tavoli: questa però è una opzione più formale. Il servizio è fondamentale, come ricordavamo anche nel punto dedicato ai tempi: affidati a personale di sala esperto e cortese. Gli ospiti devono sentirsi ben accolti e coccolati.

5. Tavoli e spazi per i bambini

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I tavoli rotondi favoriscono la conversazione e creano un’atmosfera più intima, mentre quelli rettangolari possono essere più pratici per spazi più grandi. La dimensione dei tavoli dipenderà dal numero di ospiti per tavolo: sarebbe bene non superare le 10 persone per i tavoli rotond1 e le 12 per quelli rettangolari. Posiziona i tavoli in modo che gli ospiti abbiano una buona vista sul tavolo degli sposi e sulla pista da ballo: il tavolo degli sposi dovrebbe essere posizionato in un punto centrale e ben visibile.

Per quanto riguarda la posizione specifica degli ospiti, come dicevamo, cerca di considerare i rapporti fra loro e le età: puoi scegliere di dividere le persone per gruppo familiare, il metodo più classico, per età, per coppie/single, per gruppi di amici. Chi si siede con gli sposi? Anche in questo caso si tratta di scelte: solitamente i genitori, ma si può scegliere di comprendere anche i testimoni o solo i testimoni. Prepara un “seating plan” accurato per evitare imbarazzi e favorire la socializzazione tra gli invitati: se non lo fai, potrebbero capitare situazioni incresciose che non hai previsto, come per esempio quella di mettere allo stesso tavolo una coppia divorziata con i rispettivi ed eventuali accompagnatori.

Capitolo bambini: se sono più di 4-5 è bene pensare a un intrattenimento dedicato, magari lontano dai tavoli dei genitori. Naturalmente, è importante delineare le attività da fare così come il menu: puoi optare per un menu per bimbi molto piccoli, o uno per un’età media, dipende dalle abitudini e dal numero specifico.

5. Bomboniere gastronomiche e regalini

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Se ti fa piacere, puoi offrire ai tuoi ospiti dei piccoli pensierini, magari realizzati in maniera artigianale, da mettere su un tavolo di benvenuto o anche nei posti che hai scelto per loro, ma non è obbligatorio.

Scegli bomboniere originali e personalizzate, magari legate al tema del matrimonio o alla provenienza degli sposi. Ultimamente spesso si scegliere di regalare un prodotto gastronomico locale, come miele, vino, olio: ricordati di non scegliere prodotti altamente deperibili e di calcolare le dimensioni rispetto alle restrizioni dei viaggi degli ospiti che vengono da fuori (per esempio i liquidi da imbarcare in aeroporto). Le bomboniere vanno disposte su un tavolo vincino l’uscita del locale, in modo che gli ospiti possano prenderla quando vanno via: non distribuirle prima, altrimenti li potresti mettere in difficoltà. Per tradizione è la sposa che consegna le bomboniere, ma oggi si sceglie sempre più spesso di farle consegnare da sposo e sposa insieme.

Come si calcola il numero corretto di bomboniere? Le bomboniere devono essere distribuite per nucleo familiare: una a genitori con figli ancora single o comunque non convinventi, una ai single, una alle coppie con il + 1, una ai conviventi che, in questo caso, sono considerati una coppia e, naturalmente, una alle coppie sposate.



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