Referendum cittadinanza, troppe firme e la piattaforma va in tilt


La raccolta firme procede spedita, nonostante gli intoppi sulla piattaforma. Il referendum sulla cittadinanza inizia a diventare un obiettivo realmente realizzabile, con le 500mila sottoscrizioni da raggiungere entro il 30 settembre. Il problema, però, è il malfunzionamento della piattaforma del governo che impedisce a tantissime persone di firmare.

Referendum sulla cittadinanza, il portale del governo va in tilt

A denunciare i problemi è il segretario di +Europa, Riccardo Magi: “Da circa due ore – segnalava nel pomeriggio – migliaia di persone stanno provando a firmare per il referendum cittadinanza senza successo, ricevendo messaggi di errore dalla piattaforma. Abbiamo immediatamente segnalato l’episodio agli uffici competenti e aspettiamo una risposta a breve. Resta però gravissimo che una piattaforma governativa, pensata per questo obiettivo, non riesca a tenere il flusso delle firme di queste ore”.

I problemi sulla piattaforma sono arrivati quando si viaggiava “a un ritmo di circa 10mila firme all’ora”. Proprio in quel momento il portale è andato in tilt “per le troppe firme”. Lo stesso Magi aveva comunicato che le sottoscrizioni avevano quasi raggiunto quota 300mila, rendendo così “l’obiettivo delle 500mila a portata di mano”.

Aumentano le adesioni

Nelle ultime ore alla raccolta firma si è aggregato anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. E pure il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha annunciato che firmerà online e ha chiesto agli iscritti alla sua enews di aderire: “È una corsa contro il tempo perché nelle ultime ore si sono superate le trecentomila firme: in una settimana dobbiamo arrivare a mezzo milione”.



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