Marzabotto, Mattarella con Steinmeier: “È ora un luogo che unisce italiani e tedeschi”


In occasione dell’ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto, i presidenti italiano e tedesco hanno partecipato alla commemorazione a Monte Sole. Steinmeier ha chiesto perdono agli italiani per l’uccisione da parte delle SS di 770 civili, tra cui donne, bambini e anziani

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Si è conclusa la visita di tre giorni del presidente italiano Sergio Mattarella in Germania in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Monte Sole: il più grande massacro di civili commesso dalle truppe Waffen SS in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale. Mattarella e l’omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier si sono recati domenica mattina a Marzabotto.

I due Capi di Stato hanno deposto una corona presso il cippo commemorativo intitolato a Don Giovanni Fornasini e, successivamente, hanno deposto una corona presso l’altare nell’area dei ruderi della Chiesa di San Martino, per poi incontrare i familiari e i superstiti presenti.

La visita è proseguita al Sacrario dei Caduti civili di Marzabotto dove, accolti dal saluto del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, i due capi di Stato hanno deposto una corona presso l’altare della Cripta. Dopo un momento di raccoglimento in ricordo dei Caduti di Marzabotto, Mattarella e Steinmeier hanno firmato il Libro d’Onore. La cerimonia commemorativa si è conclusa in Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine con i discorsi di Mattarella e Steinmeier.

Mattarella: “Luogo che unisce italiani e tedeschi”

“Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione europea suona monito severo. I fantasmi dell’orrore non hanno lasciato la storia”, ha detto il presidente Mattarella.

“Ecco la ragione del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini, ecco le ragioni per cui i presidenti Einaudi, Pertini, Scalfaro nel cinquantesimo anniversario della strage, Ciampi insieme al presidente tedesco Rau, vollero salire quassù. Per ribadire solennemente ‘mai più'”, ha detto ancora il capo di Stato italiano e poi aggiunto: “In questa giornata, alla presenza del presidente Steinmeier, possiamo affermare, con le parole pronunciate dal presidente Rau nel 2002, che Marzabotto è divenuto luogo che non separa più tedeschi e italiani ma li unisce”.

Steinmeier: “Mai più, l’Europa ha un futuro di pace”

“Oggi mi trovo davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna”, ha dichiarato domenica mattina Steinmeier. “Mi inchino davanti ai morti e, a nome del mio Paese, chiedo oggi il vostro perdono”, ha detto il presidente tedesco e ha aggiunto: “In quei giorni d’autunno del 1944, gli uomini delle SS uccisero come se fossero assetati di sangue. Rinchiusero le persone nelle case e vi gettarono dentro bombe a mano. Diedero fuoco a stalle, case, chiese, cappelle. Non dimostrarono nessuna pietà, nessuna umanità, neppure per donne, sacerdoti, uomini anziani. E neanche per i bambini, così tanti bambini. Cinque giorni durò il massacro. Furono cinque giorni d’inferno“.

“L’Europa ha un futuro di pace solo se noi tedeschi non dimenticheremo la responsabilità della Seconda guerra mondiale dinnanzi alla storia – ha detto ancora il presidente tedesco – mai più, questo è l’imperativo morale che deve guidarci ora e per sempre, in futuro. Farò di tutto affinché noi tedeschi onoreremo questa responsabilità e questa riconciliazione. Per questo lotto ogni singolo giorno”.

Al termine delle parole del presidente tedesco, la banda municipale ha fatto partire le note di ‘Bella Ciao”. I due presidenti, prima di lasciare Monte Sole, hanno salutato i bambini presenti e con loro hanno scattato alcune foto.



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