L’ultimo condono vale un miliardo, ai lavoratori appena 100 milioni


Blindato dal voto di fiducia, oggi il decreto Omnibus avrà il via libera del Senato. Del decreto che contiene di tutto e di più, le due misure più chiacchierate sono il bonus Natale che vale 100 milioni e il ravvedimento speciale per incentivare ulteriormente le adesioni al concordato biennale, che ci costa un miliardo circa.

Il primo è una mancia da cento euro che arriverà a poco più del 5% dei lavoratori dipendenti e che di fatto esclude famiglie di fatto e bisognosi.

Mentre il secondo è l’ennesimo regalo agli evasori. Considerando lo squilibrio tra le coperture richieste dalle due misure è chiaro che il governo predilige i furbetti del fisco ai poveracci.

Tensioni Lega-FI su consulta dei tifosi nei cda dei club

Il provvedimento ha incassato il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, in una seduta domenicale, con qualche tensione sul finale per la mancata approvazione di un emendamento di FI per abrogare la norma che prevede un organo consultivo dei tifosi nei cda delle società sportive.

I senatori di Forza Italia hanno comunque ottenuto che la norma sarà abrogata entro 60 giorni o in ogni caso rinviata. Ma la Lega si mette di traverso.

Arriva il condono nel condono

Tra gli emendamenti approvati, la misura più criticata da sindacati e opposizioni, è, appunto, il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato.

L’emendamento della maggioranza prevede per chi aderisce al concordato la possibilità un ravvedimento speciale per il 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%.

Viene inoltre previsto più tempo per i controlli per chi decade: un anno in più (fino al 31 dicembre 2025) per chi aderisce solo al concordato preventivo, e tre anni (fino al 31 dicembre 2027) per chi aderisce al ravvedimento.

Il testo, che ha subito diverse modifiche, alla fine è stato approvato in una riformulazione che quantifica anche delle coperture, stimate in circa 986 milioni in 5 anni.

Le proteste dei sindacati e delle opposizioni

“Sanatorie e concordati fiscali rappresentano un vero e proprio insulto per i lavoratori dipendenti e i pensionati che pagano il 90% dell’Irpef del nostro Paese”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini.

“Questi sono gli stessi che volevano introdurre la flat tax per semplificare il sistema tributario. Non solo non lo semplificano, ma fanno a pezzi la semplificazione e complicano il sistema proprio per buttarci dentro un osceno condono, forse sperando che qualcuno non se ne accorga. Che esito penoso”, dichiara Emiliano Fenu, capogruppo M5s in Commissione finanze della Camera.

Le imprese contro le norme sulla pirateria tv

Dentro la stretta contro la pirateria tv anche per gli eventi sportivi: pure i fornitori di servizi Vpn e Dns rientreranno tra i soggetti cui l’Agcom può ordinare di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente; inoltre si obbligano i prestatori di servizi di accesso alla rete di segnalare immediatamente le “condotte penalmente rilevanti” all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria, pena “la reclusione fino ad un anno”.

“Riteniamo che l’approccio di ‘sistema’ e collaborativo attuato fino ad oggi, che ha consentito di dotare l’Italia di un importante strumento di legalità nell’ambiente online, non debba essere ostacolato dall’attribuzione agli Operatori di responsabilità di natura penale che non sono coerenti con la natura di fornitori di servizi di accesso alla rete e con i principi generali dell’ordinamento delle comunicazioni stabiliti a livello comunitario”, protesta Asstel-Assotelecomunicazioni.

Sul fronte sanitario, poi, arriva l’intervento che consente il salvataggio della Fondazione Santa Lucia. Va invece in soccorso della Sicilia un altro emendamento dei relatori che allinea i poteri del commissario straordinario per i rifiuti della Sicilia a quelli del commissario di Roma.



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