Ungheria, a Budapest il censimento dei senzatetto nell’ambito di un progetto Ue


Quindici città di dieci Paesi dell’Unione europea partecipano a uno studio congiunto per analizzare il fenomeno e trovare misure più efficaci per affrontarlo. Nella capitale ungherese si stima che ogni notte almeno mille persone dormino per strada

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È stato avviato un censimento dei senzatetto a Budapest nell’ambito di un progetto comunitario a cui partecipano altre 14 città europee. Si stima che nella capitale ungherese tra le 1.000 e le 1.500 persone passino le notti per strada e circa cinquemila nei rifugi.

L’indagine è realizzata da Városkutatás Kft, il Centro sociale metodologico di Budapest, il Comune di Budapest e le organizzazioni di servizi per i senzatetto della città con il finanziamento dell’Unione europea.

Oltre a esaminare la situazione demografica e di salute delle persone interessate, la ricerca si occuperà anche di capire come i senzatetto vedono il potenziale di cambiamento della loro situazione attuale e cosa possono fare loro e gli assistenti sociali per metterlo in pratica.

Péter Győri, presidente di Fondazione shelter, tra le associazioni che partecipano al censimento, ha dichiarato che oltre a registrare le persone che vivono nei rifugi per senzatetto, nelle case di transizione familiari, nei centri diurni, si sta cercando di scoprire quante persone effettivamente dormono all’addiaccio nei quartieri interni di Budapest, e l’anno prossimo si passerà ai quartieri esterni.

“Quest’anno 15 città di 10 Paesi dell’Ue partecipano a questa ricerca internazionale, che mira a far sì che l’Unione europea, i singoli Stati membri e le autorità locali adottino misure più efficaci che mai per affrontare il problema dei senzatetto. L’indagine è importante per garantire che le decisioni siano supportate da dati affidabili e che si possa misurare l’impatto delle singole misure”, ha dichiarato a Euronews Győri.

La stessa associazione gestisce un rifugio in funzione dal 1990 in via Vejdahunyad, all’apparenza molto simile a una casa di riposo. Il direttore dell’istituto, Zsolt Tibor Bazsa, ha dichiarato a Euronews che i residenti pagano il 70 per cento della pensione, mentre il resto è coperto dalle sovvenzioni statali.



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