Processo Open Arms: venerdì l’arringa della difesa, attesa una manifestazione pro Salvini a Palermo


Prosegue il processo contro il vicepremier Salvini, accusato di sequestro di persona. La Lega si prepara a manifestare a Palermo il giorno dell’udienza: ”Saremo con lui, è un processo politico”. Il ministro ha già ricevuto il sostegno da parte del governo e del gruppo Patrioti per l’Europa

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Non siamo ancora alla sentenza di primo grado, quella è attesa entro la fine dell’anno, ma l’udienza di questa settimana sarà cruciale nel processo Open Arms che vede coinvolto il leader della Lega e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini.  

Dopo che la procura di Palermo ha richiesto una condanna a sei anni di carcere, sarà la volta dell’avvocato del ministro Giulia Bongiorno per l’arringa difensiva.  

Pochi giorni fa, a Pontida i leader europei dei partiti del gruppo “Patrioti per l’Europa”, si sono incontrati per manifestare a sostegno del leader della Lega. E poi oltre alla raccolta firme in sua difesa, molti membri del Carroccio, anche di governo, si preparano alla manifestazione di venerdì a Palermo. Tra questi anche la deputata Simona Loizzo. 

Lega: “La magistratura strumentalizza alcuni episodi”

“Abbiamo deciso di accompagnarlo perché riteniamo si tratti di un processo politico”, ha detto ad Euronews Loizzo, “Soprattutto ci teniamo a far capire come spesso la magistratura strumentalizzi alcuni episodi a fini esclusivamente politici”. L’ex ministro dell’Interno è imputato di sequestro di persona per aver rifiutato di consentire lo sbarco di 147 migranti, soccorsi dalla ong spagnola Open Arms nel 2019.  

Per la procura, secondo il diritto internazionale della Convenzione Sar, “la persona in mare deve essere salvata indipendentemente dalla sua classificazione”. 

“Per noi questa è una provocazione, Salvini, ha esercitato poteri da ministro, un potere politico condiviso dagli altri esponenti del governo“, ha osservato Loizzo, “È stata fornita assistenza e ai minori è stato permesso di sbarcare”. 

Nell’ambito del procedimento giudiziario sono stati ascoltati anche l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 

Matteo Salvini, già assolto in un caso simile che riguardava un gruppo di migranti soccorsi dalla nave della guardia costiera Gregoretti nel luglio 2019, non si pente e dice di essere pronto a rifare tutto. Intanto, in attesa della sentenza la presidente Giorgia Meloni e il vicepremier Antonio Tajani hanno espresso solidarietà nei confronti del ministro. 

Se condannato, Matteo Salvini, potrebbe essere escluso dalla possibilità di ricoprire cariche di governo in futuro. Ma nel caso di una sentenza a suo sfavore i tempi potrebbero essere lunghi, con un’eventuale richiesta di appello in giudizio del ministro. 



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