Cogliere Trump al balzo

L’editoriale di Marco Travaglio

Cogliere Trump al balzo

Siccome ormai Trump è di nuovo lì e ci resterà per quattro anni, salvo che il Deep State lo faccia secco prima, è forse il caso di domandarsi come reagire ai danni che potrebbe fare all’Europa (in aggiunta a quelli già fatti dai predecessori) e come assecondare i vantaggi che le potrebbe portare. Il primo danno sono i dazi, peraltro già iniziati con Biden. Non ci voleva il Banal Grande Draghi per scoprire l’ovvio: se l’Europa tratta Stato per Stato, facendo la gara a chi è più trumpiano (già iniziata anche fra gli antitrumpiani), conta come 27 pesi piuma; se lo fa tutta insieme, pesa molto di più. Il secondo danno è il pressing sugli alleati Nato, quasi tutti sotto il 2% di Pil in spese militari, perché lo raggiungano e lo superino. Visto che non abbiamo soldi per welfare, sanità, scuola, ricerca, investimenti e green, sarebbe folle inseguire l’agenda Draghi (i soldi per le armi si trovano sempre). Servirebbe una Commissione Ue degna di questo nome, con una politica estera e una difesa unica, più efficiente e meno costosa dei 27 eserciti disomogenei che manteniamo oggi.

 

Il primo vantaggio è il disimpegno di Trump dall’Ucraina. Che costringe l’Europa a un’operazione verità su ciò che già si sa da un pezzo. 1) La guerra non è fra Kiev e Mosca, ma fra Usa e Russia, concepita a Washington fin dagli anni 90 per stravincere la guerra fredda, spazzare via lo Stato più grande e atomico del mondo e affermare l’egemonia totale e definitiva sul mondo; solo che nel frattempo, in 30 anni di follie “neocon”, l’Impero Americano è al tramonto, dopo aver perso pezzi e guerre (l’ultima proprio in Ucraina). 2) Siccome la guerra era persa in partenza, bisognava impedire che scoppiasse o fermarla appena esplosa, dando autonomia al Donbass, lasciando la Crimea a chi la deteneva da due secoli e rinunciando a inglobare Kiev nella Nato. 3) Chi ora piagnucola per i nuovi dazi trumpiani dov’era nel 2022, quando la presunta Europa rinunciò al mercato russo con auto-sanzioni che favoriscono gli interessi Usa e danneggiano i nostri? Non ci voleva Trump per smascherare l’impostura ”euroatlantica”: bastava Biden per capire che gl’interessi europei e americani sono antitetici e concorrenziali. Trump, come Biden, fa quelli degli Usa: noi quando ci decideremo a fare i nostri? Seguiteremo ad alimentare la guerra Usa-Russia fino all’ultimo ucraino anche ora che la paghiamo solo noi, o faciliteremo quel compromesso che era già a portata nell’aprile 2022? Per rispondere a Trump, il Parlamento europeo dovrebbe bocciare in blocco la nascente e già morente Commissione Von der Leyen. E richiamare in servizio l’unica testa pensante in circolazione nel nostro Vecchio Continente: una ragazzina di 70 anni chiamata Angela Merkel.

 

Sorgente ↣ : Cogliere Trump al balzo – Il Fatto Quotidiano

 

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