Elezioni amministrative locali in Bosnia-Erzegovina: rinviate in 5 località per l’alluvione


Elezioni posticipate nelle aree alluvionate di Jablanica, Konjic, Kiseljak e Kresevo, nonché in alcune aree di Fojnica. Il processo di voto viene monitorato da oltre 300 osservatori

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Urne aperte dalle 7 alle 19 di domenica in Bosnia-Erzegovina per le elezioni locali, rinviate a data da destinarsi in cinque località epicentro delle inondazioni degli ultimi giorni. I luoghi più colpiti del Paese balcanico Jablanica, Konjic, Kiseljak, Kresevo e Fojnica, tutti situati nella Federazione croato-musulmana. Gli aventi diritto al voto sono 3.400.204: saranno eletti più di 140 sindaci e circa 3mila consiglieri nelle due entità del paese, la Federazione di Bosnia Erzegovina e la Republika Srpska, nonché nel distretto di Brcko. L’attesa maggiore sarà per i sindaci delle grandi città, Sarajevo, Mostar, Tuzla, Banja Luka.

Il bilancio delle alluvioni in Bosnia-Erzegovina

La situazione più drammatica è nella zona di Jablanica, una cinquantina di km a sud di Sarajevo sulla direttrice verso Mostar, dove si sono registrate 15 delle 18 vittime accertate, le altre tre a Fojnica. L’intera cittadina, dove è stato decretato un lutto di tre giorni, è stata sommersa dall’acqua coprendo addirittura parte di una moschea locale dove si vede solo la parte alta del minareto. Lo straripamento di fiumi e torrenti ha causato danni a infrastrutture pubbliche e civili con case ed edifici andati distrutti, strade e ferrovie interrotte da frane e smottamenti, fabbriche e attività produttive cancellate. Decine le località rimaste senza acqua ed elettricità.

Si va intanto intensificando il flusso degli aiuti anche dopo che il governo bosniaco ha attivato il Meccanismo di difesa civile dell’Unione europea (Eucpm).

Il capo della rappresentanza Ue a Sarajevo Luigi Soreca ha sottolineato che la Bosnia-Erzegovina è membro a pieno titolo del Meccanismo da settembre 2022. “L’Ue è al fianco della Bosnia-Erzegovina”, ha scritto Soreca su X. Nelle ultime ore sono inoltre arrivati aiuti e squadre di soccorso da Serbia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Repubblica ceca, Turchia.

“Sono vicino alle popolazioni della Bosnia ed Erzegovina colpite dalle alluvioni. Il Signore accolga i defunti, conforti i familiari e sostenga quelle comunità”, ha detto il Papa all’Angelus di domenica.



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