Ue, i possibili tagli al programma Erasmus+ avrebbero un impatto anche sull’economia delle città


Il Consiglio dell’Ue vorrebbe tagliare 295 milioni di euro al programma di mobilità studentesca. Le ripercussioni non sarebbero solo accademiche, culturali e sociali ma anche più prettamente economiche, soprattutto per le città più popolari tra gli studenti

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Secondo l’associazione Erasmus student network la Spagna è il Paese con il maggior numero di studenti Erasmus, con 150mila presenze solo quest’anno.

Madrid è la destinazione principale con quasi diecimila studenti, seguita da Barcellona, Valencia e Siviglia, che quest’anno è stata votata come una delle destinazioni più apprezzate dagli studenti. Le altre città in classifica sono Porto, Istanbul, Nicosia e Sofia.

I tagli ai finanziamenti per i progetti Erasmus+ proposti dal Consiglio dell’Unione europea potrebbero avere un impatto che va ben oltre l’ambiente universitario, soprattutto in città come Siviglia che vedono aumentare il numero di studenti Erasmus ogni anno.

Grazie al programma di mobilità studentesca europea l’Università di Siviglia ha ricevuto quest’anno quasi 7 milioni di euro di investimenti. Le autorità stimano che altri 10 milioni di euro saranno immessi nell’economia grazie agli alloggi e ai servizi che la città offre agli oltre 2.300 studenti stranieri.

Gli eurodeputati della commissione Bilancio del Parlamento europeo si sono opposti alla proposta di tagliare 295 milioni di euro al programma Erasmus+, ma l’associazione Erasmus student network rimane preoccupata.

La maggior parte degli studenti che vanno in Erasmus sono francesi, seguiti dai tedeschi e dagli spagnoli. Quest’anno si sono registrati quasi 400mila partecipanti in meno al programma rispetto all’anno scorso: è la prima volta che i numeri scendono dopo la pandemia.



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