Francia: governo presenta budget 2025 con tagli alla spesa e aumenti delle tasse


La bozza del piano di bilancio sarà sottoposta a un attento esame da parte della Commissione Ue dopo che Bruxelles ha formalmente avvertito la Francia del suo eccessivo deficit di bilancio a giugno

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Il governo francese ha presentato la sua bozza del piano di bilancio per il 2025 durante una conferenza stampa giovedì a Parigi.

Un argomento delicato considerando la previsione del deficit che dovrebbe raggiungere oltre il 6 per cento del suo Pil entro la fine dell’anno, superiore a quasi tutti gli altri Paesi europei. Il nuovo governo del primo ministro francese Michel Barnier è sotto pressione da parte dei mercati finanziari e dell’Unione europea per pareggiare il bilancio.

L’obiettivo dell’esecutivo è di tagliare 60 miliardi di euro solo nel 2025, ovvero il 2 per cento del Pil, una cifra senza precedenti. Il neo ministro dell’Economia, Antoine Armand, ha annunciato una ingente riduzione della spesa pubblica di 40 miliardi di euro che riguarderà tutti i ministeri, una misura impopolare all’interno del governo.

Il settore dell’istruzione il più colpito

Lo Stato sarà il più colpito con oltre 20 miliardi di euro di tagli alla spesa. “Dobbiamo fare di meglio con meno personale. Stiamo proponendo circa 2.200 tagli di posti di lavoro, suddivisi tra ministeri e operatori statali”, ha affermato il ministro del Bilancio, Laurent Saint Martin, il quale ha promesso “riduzioni mirate” e “non tagli indiscriminati”.

Il settore dell’istruzione sarà quello più colpito con oltre 2mila tagli di posti di lavoro. Il ministro del Bilancio promette “sostanziali aumenti per rafforzare la sovranità e la sicurezza, in particolare nel settore della Giustizia e nelle Forze Armate”.

Anche il bilancio del ministero dello Sport subirà tagli sostanziali giustificati dalla fine del periodo dei Giochi olimpici.

Aumenti fiscali “eccezionali e temporanei”

Il resto dei 20 miliardi di euro deriverà da aumenti fiscali definiti “eccezionali e temporanei”. L’aumento delle tasse riguarderà i redditi più alti (oltre i 250mila euro all’anno) per tre anni. Questa misura dovrebbe generare altri 2 miliardi di euro nel 2025. Oltre quattrocento delle società con un fatturato superiore a 1 miliardo di euro saranno soggette a un’imposta del 20 per cento.

Questa tassa dovrebbe fruttare 8 miliardi di euro il prossimo anno. La sua portata sarà ridotta quello successivo, per fruttare 4 miliardi di euro di entrate nel 2026.

Una tassa sui biglietti aerei

Anche il settore dell’aviazione pagherà un prezzo con sanzioni ecologiche più severe e una tassa sui biglietti aerei.

Per quanto riguarda l’energia, la tassa sull’elettricità, che era stata ridotta durante la crisi energetica, aumenterà a febbraio. In passato era di circa 33 euro al MWh. Nel 2025, il prezzo salirà a “circa 50 euro al MWh”, ha annunciato il ministero dell’Economia, assicurando che le bollette dell’elettricità non aumenteranno per la maggior parte delle famiglie a causa di un calo del prezzo di mercato.

Sebbene il governo abbia affermato che è aperto al dibattito in parlamento, l’attuale panorama politico frammentato potrebbe spingere il premier ad adottare il testo senza votazione, utilizzando il controverso articolo 49.3 della Costituzione francese.



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