Frode all’Ue e corruzione, quattoridici misure cautelari a Trapani


Un presunto giro di corruzione e anche una frode all’Ue. Ci sarebbe tutto questo dietro l’inchiesta, condotta dalla Procura Europea e dai pm di Marsala, che ha portato a un sequestro da 9 milioni di euro, oltre all’emissione di 4 provvedimenti di arresti domiciliari e misure interdittive. Tra i nomi dell’inchiesta spicca quello dell’ex senatore Antonio Papania, finito gli arresti domiciliari.

Stando a quanto riporta l’Ansa, l’inchiesta riguarda due centri di formazione. Gli indagati avrebbero utilizzato indebitamente più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (FSE) destinati alla formazione professionale, utilizzando il denaro per effettuare spese personali e per sostenere il movimento politico di Papania, fondato qualche anno fa e chiamato “Valore, Impegno e Azione”.

In tutto le misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza di Trapani sono 14. Alcune sono state disposte dal gip di Marsala, competente sull’indagine della procura di Marsala, altre da quello di Palermo che ha provveduto sulle richieste dell’ufficio siciliano della Procura Europea (Eppo).



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