Una toppa peggio del buco

Una toppa peggio del buco, il governo di Giorgia Meloni sforna un decreto Albania ma rischia un’altra figuraccia

 

Giorgia Meloni forza la mano e fa approvare in fretta e furia dal Consiglio dei ministri di ieri il decreto legge con cui intende porre, a modo suo, “soluzione” al “problema” nato dalla decisione del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del Cpr in Albania. Un provvedimento che rende norma primaria e non più secondaria, come è invece il decreto del ministro degli Esteri, di concerto con quelli di Interno e Giustizia, l’indicazione dei Paesi sicuri, quelli verso cui è più facile disporre i rimpatri. Norma primaria, ovvero una regola che il giudice dovrà obbligatoriamente prendere in considerazione. L’Esecutivo potenzia così la norma italiana nel suo braccio di ferro con i magistrati che invece finora hanno fatto prevalere le ragioni del diritto comunitario. Con il decreto diventa “fonte primaria l’indicazione dell’elenco di 19 Paesi sicuri sugli originali 22: abbiamo tenuto conto dell’integrità territoriale ed escluso Camerun, Colombia e Nigeria”, spiega il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella conferenza stampa successiva all’approvazione del decreto.

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