come comportarsi e chi paga?

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L’intossicazione alimentare non è una cattiva digestione o della semplice pesantezza ma una vera e propria patologia che coinvolge il sistema gastrointestinale. È un’irritazione, o infezione nei casi più seri, dovuta al consumo di alimenti contaminati, che quindi contengono batteri, virus o parassiti, e può essere causata da diversi fattori.

Uno dei più comuni è la cattiva conservazione degli alimenti, il consumo di alimenti scaduti o il non rispetto delle norme igienico sanitarie, una problematica che ancora purtroppo non è stata sconfitta nel mondo della ristorazione. I ristoratori oggi sono sottoposti a numero controlli e obblighi che richiedo pulizia, acquisto di prodotti freschi e segnalazione su ogni alimento della scadenza, ma ancora non basta e c’è ancora chi cerca di aggirare le regole.

Se hai mangiato al ristorante, al bar o al pub e ti sei trovato a riscontrare i sintomi dell’intossicazione alimentare, tra cui nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, ricorda che hai tutto i diritto di attivare le vie legali per avere un risarcimento dei danni.

Ovviamente, affinché la causa vada a buon fine, devono esserci determinati parametri da rispettare: ti spieghiamo tutto quello che devi sapere e cosa devi fare in caso di intossicazione alimentare dopo aver mangiato in un locale di ristorazione.

Intossicazione alimentare al ristorante: di chi è la responsabilità?

Facciamo subito chiarezza su una questione che ancora non è abbastanza conosciuta e che invece dovresti sapere quando ti rechi a mangiare fuori: se ti capita una intossicazione alimentare dopo aver mangiato in un locale di ristorazione, il ristorante è responsabile sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista giuridico.

I ristoratori, infatti, sono responsabili delle pietanze che mangi all’interno del loro locale, proprio come tu sei responsabile di pagare il conto alla fine. È una sorta di contratto, in cui tu che mangi al ristorante paghi un servizio in cambio di un certo standard qualitativo del cibo offerto, motivo per cui è stato stabilito un codice del consumo (decreto legislativo n. 206 del 2005), che dispone indici di qualità dei cibi da rispettare per non incorrere in sanzioni.

All’interno del ristorante, poi, la responsabilità di un’eventuale intossicazione alimentare può ricadere sul gestore o sul cuoco – anche se entrambi dovrebbero essere in grado di riconoscere alimenti scaduti o avariati ed entrambi devono accertarsi della pulizia della cucina – ma queste sono questioni interne al ristorante: a pagare, in caso di denuncia, è sempre il titolare a prescindere da chi abbia commesso l’errore.

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Come ti devi comportare se contrai un’intossicazione alimentare al ristorante?

Se torni a casa dopo aver mangiato fuori e ti trovi a riscontrare i chiari sintomi di un’intossicazione alimentare hai tutto il diritto di richiedere un risarcimento perché, come accennato, Infatti, la somministrazione di alimenti scaduti, mal conservati o nocivi produce effetti sia sul piano del diritto penale che civile.

È necessario, però, che dimostri l’intossicazione alimentare fornendoti di tutta una serie di prove, prima fra tutte il referto del medico. Se ritieni di stare male dopo aver mangiato fuori casa come prima cosa vai dal tuo medico di fiducia, fatti visitare e, se conferma la diagnosi, fai in modo che ti rilasci un referto.

A questo punto puoi rivolgerti a un avvocato e intentare una causa per ottenere il risarcimento dei danni per intossicazione alimentare. Per far scattare la denuncia dovrai presentarla presso le Forze dell’ordine locali, le quali attiveranno una serie di controlli presso il ristorante denunciato per controllare se davvero il cibo era scaduto o mal conservato e capire quindi se c’è un nesso causale tra i malesseri subiti e le pietanze consumate al ristorante.

Chiaramente il titolare del ristorante ha diritto a difendersi con un proprio consulente legale, motivo per cui la decisione finale spetta al giudice incaricato della causa. Se il ristoratore viene considerato colpevole a secondo dei casi specifici può essere dichiarato responsabile da un punto di vista civile, e quindi dovrà solo fornire un risarcimento economico, o responsabile penalmente. Quest’ultimo caso di solito di verifica se vengono trovate sostanze nocive, scadute o addirittura tossiche e in questo caso la pena prevede una multa e la reclusione da 6 mesi a 3 anni.



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