Sorriso amaro dello spagnolo, che comanda praticamente dal giro due la gara, per poi perdere la vittoria a poche curve dal termine. La gara di Jorge è di super livello, forse meritava il successo per quanto visto, ma la manovra all-in di Enea ha la meglio e lui fatica ad accettarla. Continua a non vincere la domenica, il successo gli manca da quattro mesi, però in fin dei conti guadagna i punti su Bagnaia persi due domeniche fa, per cui nel complesso è una gara positiva.
Capitolo Bagnaia, un disastro. Pecco parte bene e va in testa, ma in pochi giri si vede che fatica in termini di trazione e perde il treno dei primi due. Però nella seconda parte clamorosamente si accende e prova a recuperare. Esagera e finisce a terra. Doveva uscire da Misano da leader del campionato, lascia l’Europa a -24. In un mondiale così combattuto è un errore veramente grave.
Marquez ringrazia e guadagna l’ennesimo podio della stagione, lontano una vita dai primi che fanno un altro sport in termini di ritmo. Quarto Bezzecchi, poi Morbidelli, per un altro dominio Ducati.
Sesto e primo dei non Ducati un ottimo Vinales che, partito dalle retrovie, recupera e riporta la Aprilia a respirare dopo settimane di annegamento. Maverick ringrazia i crash di Binder e di Acosta per essere li in alto, davanti al buon Quartararo, in miglioramento. Chiudono la top ten Espargaro, Alex Marquez e Oliveira.
Ora nessun riposo. Si vola subito a Mandalika per andare in Indonesia il prossimo weekend.
Tabellino
LA CLASSIFICA: Bastianini, Martin, Marquez, Bezzecchi, Morbidelli, Vinales, Quartararo, Espargaro, Alex Marquez, Oliveira, Mir, Marini, Fernandez, Di Giannantonio, Zarco.
La cronaca in cinque momenti
– Martin parte bene ma Bagnaia incrocia e torna in testa. Terzo Bastianini, poi Binder, Acosta, Bezzecchi, Marquez e Quartararo. Binder cade e si chiama fuori, mentre Marc passa il Bez. I primi tre prendono qualche metro, con Jorge che attacca subito GoFree. Il duello però fa perdere tempo ai leader e così Acosta e Marquez tornano sotto ai tre. Martin ne ha, passa Pecco e prova ad andarsene. Bagnaia fatica in trazione e poco dopo è superato anche da Enea.
– Martin prova a scappare e guadagna 8 decimi su Bastianini. Terzo Pecco braccato da Acosta. Quinto Marquez più staccato. Poi Bezzecchi, Quartararo, Morbidelli e Aleix. Enea parte all’inseguimento di Jorge a suon di giri veloci, mentre Bagnaia si ritrova a oltre un secondo e mezzo, mentre Acosta alle sue spalle finisce a terra.
– Si arriva a metà gara. Bastianini arriva su Martin. I primi due stanno facendo un altro sport in termini di ritmo. Pecco rimane terzo in solitaria ma a oltre 3 secondi da Enea ora. Con Binder e Acosta out, sono cinque le Ducati davanti a tutti. Sesto Quartararo prima non Ducati, poi Morbidelli, Vinales, Aleix e Alex Marquez decimo.
– Dopo metà gara clamorosamente si accende Bagnaia che segna per due volte il record della pista in gara. Pecco da tre secondi di ritardo arriva a un secondo e mezzo in tre giri. Martin però reagisce, aumenta il ritmo e GoFree guadagna meno, mentre Bastianini è a tre decimi dallo spagnolo. Purtroppo però la rimonta di Bagnaia si ferma al giro 21 quando Pecco finisce a terra. Marquez sale così sul podio.
– Cinque giri alla fine. Bastianini si avvicina a Martin e lo attacca, bravo Jorge però a resistere. Si arriva così all’ultimo giro con Bastianini che attacca e passa con un sorpasso al limite su Martin che finisce lungo. Vince quindi Enea davanti a Jorge e Marquez.
La statistica chiave
Vittoria numero 100 in MotoGP per la casa di Borgo Panigale.
La dichiarazione
Jorge MARTIN: “E’ stata una bella gara, dura. All’inizio ho avuto difficoltà a passare Pecco. Mi sentivo bene e costante, ma Enea si avvicinava. Ho cercato di contenerlo. La sua manovra è stata forse un po’ eccessiva, dato che mi ha spinto fuori. Pensavo di essere il più forte, ma mi ha battuto”.
Il tweet da non perdere
Il migliore
Enea BASTIANINI: Bravo a resistere al ritmo immenso di Jorge, super nel provarci all’ultimo. Vero, facile entrare alla disperata quando non hai nulla da perdere, meno facile riuscirci senza fare grossi danni.
Il peggiore
KTM: Miller terzultimo, Augusto Fernandez ultimo, Binder e Acosta a terra. Gara da dimenticare.
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