Superbonus 110%: Un’analisi dettagliata

 

Il Superbonus 110% è uno degli strumenti più efficaci e popolari per incentivare la riqualificazione energetica e sismica degli edifici in Italia. Questo incentivo, introdotto dal decreto Rilancio, consente ai beneficiari di effettuare lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico praticamente senza alcun tipo di costo.

Popolarità e Successo

L’ultimo aggiornamento sull’andamento delle domande per il Superbonus 110% mostra un numero record di asseverazioni presentate all’Enea, raggiungendo le 480.815 richieste al 29 febbraio 2024. Inoltre, a febbraio 2024, sono stati erogati 7 miliardi di detrazioni.

Cambiamenti nel 2024

A partire dal 2024, la percentuale di detrazione del Superbonus è stata ridotta al 70%. Questa riduzione è stata adottata con l’arrivo del nuovo anno, segnando una graduale decrescita dell’iniziativa nata nel clima di emergenza Covid-19.

 

 

Controlli Fiscali e Documentazione

Con l’introduzione di nuovi controlli fiscali, è diventato fondamentale per i beneficiari del Superbonus 110% fornire una documentazione accurata dei lavori eseguiti. Tra i documenti richiesti, le fotografie dei lavori sono diventate essenziali. Queste immagini, che documentano lo stato dell’immobile prima, durante e dopo i lavori, sono importanti per certificare lo stato di avanzamento dei lavori.

Conclusione

Il Superbonus 110% ha dimostrato di essere uno strumento prezioso per incentivare la riqualificazione energetica e sismica degli edifici in Italia. Nonostante la riduzione della percentuale di detrazione nel 2024, rimane un’opportunità significativa per i proprietari di immobili. Tuttavia, con l’introduzione di nuovi controlli fiscali, è fondamentale che i beneficiari forniscano una documentazione accurata dei lavori eseguiti.

 

 

Il Senato boccia il terzo mandato dei governatori

Respinto l’emendamento della Lega

 

Ritira la norma sui ballottaggi, il Carroccio la trasforma in un ordine del giorno (ANSA)

Il Senato ha bocciato l’emendamento della Lega che chiedeva di innalzare da due a tre il limite dei mandati dei governatori delle Regioni.

I sì sono stati 26, i no 112 e gli astenuti 3. Il relatore Alberto Balboni (Fdi) aveva espresso parere contrario, mentre il governo, con la sottosegretaria Wanda Ferro, si era rimessa all’Aula.

La Lega, intanto, ha ritirato l’emendamento al decreto elettorale che abrogava il ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Lo ha annunciato in aula il capogruppo Massimiliano Romeo.

 

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